Rai: finisce in Parlamento e all’Anticorruzione la guerra di New York tra GVG e MEDIA KITE per le produzioni news

La lettera, una sorta di esposto-denuncia, è firmata dal professor Marco Mastracci, legale del titolare della GVG, Ippolito Leotta. È indirizzata al direttore generale della Rai, Mario Orfeo, ma anche all’ANAC di Cantone e alla Commissione Parlamentare di Vigilanza.

La GVG è la società di produzione news che negli ultimi tre anni ha garantito il servizio da New York per tutte le testate di viale Mazzini. O meglio: quasi tutte.

Perché, malgrado avesse vinto l’appalto, si era vista parecchie volte “scavalcata” dalla Media Kite di Francesco Malatesta, i cui servizi venivano ritenuti migliori da Rai News 24, sia durante che dopo la direzione dell’attuale presidente, Monica Maggioni. Con inevitabile aggravio dei costi per la Rai, che a quelle previste dal contratto, si era trovata a fronteggiare queste non trascurabili spese extra.

Come se non bastasse, durante i tre anni dell’appalto, scaduto a settembre ma prorogato fino al 31 dicembre prossimo per le solite lungaggini burocratiche di viale Mazzini, la GVG era stata sottoposta anche ad un minuzioso audit (durato la bellezza di due anni) perché “qualcuno” aveva adombrato possibili irregolarità nelle procedure.

Questi controlli a tappeto, condotti dal “grande inquisitore” della direzione Internal Auditing, Mauro Moggetta, non avevano però portato ad alcun rilievo. Tutto regolare.

Così, quando la Rai ha indetto la nuova gara per l’appalto delle produzione news da New York (questa volta della durata di quattro anni e per un importo di 10 milioni, extra per altri 2-3 a parte), Ippolito Leotta era convinto di avere tutti i titoli per risultare vincitore.

Macché. Scremate le sette offerte ricevute, ridotti a tre i concorrenti, alla fine a vincere è stata proprio la grande rivale, la Media Kite di Francesco Malatesta.

E adesso il legale della GVG vuole che si faccia chiarezza sui retroscena che hanno reso possibile quella che ritiene una scelta piena di ombre. Perché Leotta vuole che si indaghi sui rapporti di amicizia su cui può contare Malatesta all’interno di viale Mazzini e si faccia luce anche su eventuali “fughe di notizie” relative ai valori delle offerte da fornire in merito ai vari punti-chiave del capitolato di gara.

Insomma, una bella gatta da pelare per Mario Orfeo. E il particolare che della faccenda sia stata investita anche l’Anticorruzione, non facilita certo il compito del dg e dei suoi collaboratori.

Oltretutto, la lettera-esposto del professor Mastracci, arriva proprio in un momento delicato per tutte le problematiche legate alla Produzione (delle news, ma non solo) di viale Mazzini, sempre in attesa di quella riorganizzazione resa inevitabile dalle inchieste giudiziarie che l’hanno colpita.

Ma questo è un altro discorso. Che merita di essere trattato a parte.

(1-continua)

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