Rai: il silenzio (e l’imbarazzo) dei media per il trionfo al TG 1 del piano editoriale di Chiocci, pericoloso fascista “esterno”
Per settimane, hanno pubblicato paginate contro la scelta di affidare la direzione del TG1 ad un “esterno”, per di più dichiaratamente di destra, quindi fascista. Sì, qualcuno ammetteva a denti stretti che era un bravo inchiestista, autore di molti “scoop”. Ma, aggiungevano subito dopo, non conosce il mezzo, non ha mai fatto televisione. Come se il culto per la notizia non fosse l’unico discrimine quando si fa informazione.
Bene, ieri sera, mentre la presidente Marinella Soldi (vedi Sassata precedente) cercava inutilmente di coinvolgere Sergio Mattarella in un agguato sul “caso Saviano” all’AD Roberto Sergio e al DG Giampaolo Rossi, al TG1 si sono aperte le urne sul “gradimento” a Gian Marco Chiocci e al suo piano editoriale. E sapete com’è finita? Che oltre il 70% dei redattori ha gradito, molto gradito.
Tutti “flaianei” in corsa per saltare sul carro del vincitore? Difficile da credere in una roccaforte dell’USIGRAI capace perfino di fare harakiri pur di impedire a Fiorello di usurpare “spazi informativi”.
Eppure, i giornali di oggi hanno rabbiosamente (e volutamente) ignorato la clamorosa notizia. Con le uniche eccezioni del Giornale, del Tempo (dove Chiocci ha ben lavorato) e di Libero. Che vergogna.
Idem per gli altri “gradimenti” dei direttori nominati dal centrodestra. Come ad esempio quello del nuovo direttore dei GR (altra fortezza dell’USIGRAI) Francesco Pionati, che ha agevolmente superato l’Asticella con i due terzi abbondanti di “sì”.
Forse siamo ad una svolta anche in Rai. Forse è davvero giunto il momento, pure tra i giornalisti, di dire addio ad uno pseudo sindacato unitario capace di garantire successi e scatti di carriera solo ai propri militanti. Forse, chissà…