Rai Pubblicità: Piscopo ha firmato la lettera di dimissioni dall’azienda; in calo le azioni di Gaia per la successione

Dopo aver salutato la forza vendita (i superstiti di quella truppa invitata a prenotarsi una barca per i guadagni fantasmagorici promessi al momento dell’insediamento), ieri Fabrizio Piscopo ha firmato la lettera di dimissioni a far data dal 31 Dicembre.

Dimissioni non solo dalla carica di amministratore delegato della concessionaria, ma proprio dalla Rai. Dove era riuscito a farsi trasformare un triennale con un ricco contratto a tempo indeterminato dal suo mentore e protettore Luigi Gubitosi.

Per l’ex-SIPRA si chiude il quinquennio più tragico e devastante della sua gloriosa storia. Ed ora non sarà affatto facile tentare di ricostruire un credito nel sempre più difficile mercato pubblicitario, dopo aver seguito una dissennata politica commerciale degli sconti che ha distrutto i listini ed è stata inesorabilmente condannata anche dalla Commissione Parlamentare di Vigilanza (vedi).

Per la successione, e’ sempre in pole position la candidatura di Mauro Gaia, l’ex-direttore marketing di SEAT Pagine Gialle, ora responsabile della concessionaria delle TV regionali di Sandro Parenzo. Ma secondo le indiscrezioni che filtrano da viale Mazzini, sul suo nome si starebbero concentrando perplessità di vario genere. Sia di ordine professionale, che di natura politica.

Gaia, secondo alcuni profondi conoscitori del settore pubblicitario, non sarebbe giudicato all’altezza di risollevare rapidamente le sorti della concessionaria. Per di più, gli viene addebitata una sospetta vicinanza agli ambienti renziani. E in questo delicato momento pre-elettorale, ogni sponsorizzazione di estrazione politica di certo non aiuta. Soprattutto in Rai, dove i riflettori anti-lottizzazione sono sempre accesi.

Così, in attesa di una decisione definitiva, l’ipotesi più probabile sembra quella di affidare  almeno per qualche settimana l’interim della guida commerciale al presidente di Rai Pubblicità, Antonio Marano. E continuare senza troppa fretta la ricerca per il successore  di Piscopo.

D’altra parte, già l’uscita del contestato ad dall’azienda non potrà che portare un beneficio alla concessionaria di viale Mazzini.

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