TRENITALIA, continua (grazie a Rixi) l’irresistibile carriera della Madeo: dal Pd alla Lega è un attimo…
Lei ha visto passare il treno giusto. Lui ha visto passare lei. Professionista, comunicatrice affermata, con una predisposizione ad allacciare rapporti con la politica e il potere. E così, con non poca fatica, Antonella Madeo si appresta a diventare la capa della comunicazione di Trenitalia. Scelta dall’ad, Luigi Corradi, certo. Ma i maligni dicono in realtà spinta con forza da uno sponsor di peso, ovvero il potente vice ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Edoardo Rixi.
Nulla di strano, se non fosse che la questione non sarebbe esattamente gradita ad alcuni uomini di Fratelli d’Italia. Il partito di maggioranza di governo deve ancora una volta subire una scelta leghista. Già quando il nome della Madeo per Trenitalia girava tra i tavoli degli aperitivi romani, in molti iniziavano a commentare storcendo la bocca, soprattutto tra la dirigenza di seconda e terza fascia di via della Scrofa, nonché tra i professionisti comunicatori ed esperti di relazioni legati storicamente a Fratelli d’Italia. Poi quando la voce si è fatta insistente si è innalzata una barricata di proteste interne. Ma Rixi voleva lei, solo lei. E alla fine il leghismo su ferro sembra averla spuntata. Del resto il rapporto tra Madeo e Rixi si è consolidato nel tempo. La comunicatrice ha una sua società di consulenza – bisognerà vedere cosa ne farà se inizierà l’incarico in Trenitalia – e grazie ai buoni rapporti con il viceministro avrebbe avuto diverse collaborazioni con società anche di Stato nel settore dei trasporti (Sassate se ne occupò in un articolo del 24 novembre scorso).
Ma la passione per la Lega di Rixi è solo l’ultimo capitolo politico della Madeo. La comunicatrice, infatti, è famosa per i suoi rapporti di amicizia, di lavoro, e in parte di militanza con il centrosinistra. In particolare fu lei la portavoce di Matteo Renzi e Raffaella Paita nel Pd, dopo aver esordito nella tv veltroniana YouDem. Anche le sue migliori amicizie e frequentazioni sono storicamente all’interno dell’area di sinistra. Figuriamoci quanto sarà contento il militante medio di Fratelli d’Italia di vederla nominata dal governo in carica.